Pulire le acque e restituirle alla natura

Tramite il servizio di depurazione, le acque raccolte dalla fognatura vengono trattate in appositi impianti e rese compatibili con l’ambiente. Gli impianti di depurazione assicurano la separazione dei rifiuti solidi dalle acque depurate, che sono nuovamente immesse nel corpo idrico naturale costituito dai fiumi e dai laghi.

I depuratori sono punti di osservazione di grande importanza per mettere in luce i rapporti che legano l’inquinamento delle acque con i comportamenti umani: luoghi curiosi e inusuali dove capire meglio la nostra società e le nostre abitudini, a volte anche errate o dannose per l’ambiente. Dalle analisi che vengono fatte sulle acque che entrano nei depuratori si possono capire, infatti, molte cose. Non solo le abitudini alimentari dei cittadini, ma anche il tipo di insediamenti produttivi e le colture o gli allevamenti presenti sul territorio.

Mission Lario Reti Efficienza

Un sistema affascinante

Lario Reti Holding assicura l’operatività di diversi depuratori, tra i quali spicca l’impianto di Valmadrera Rio Torto che, con i suoi 99.000 abitanti equivalenti, rappresenta la più importante struttura di depurazione a livello provinciale.

Impianti di depurazione
26

Lario Reti Holding utenze rete idrica

Utenze servite
99.000

Icona depuratore captazione

Metri cubi acqua depurata
37,5 milioni / anno

Un depuratore è un sistema complesso e articolato, dove, attraverso moderne tecnologie, vengono depurate le acque reflue, cioè gli scarichi civili e industriali provenienti, attraverso il sistema fognario e i collettori intercomunali, dal territorio servito.

Il funzionamento del depuratore avviene secondo due principali direttrici, o “linee”: la linea acque e la linea fanghi.

Linea Acque

Tutta l’acqua sporca che proviene dalle nostre case o dalle industrie, confluisce in tubazioni interrate, le fognature, attraverso le quali arriva fino all’impianto di depurazione.
L’acqua sporca contiene molti rifiuti solidi anche di grossa dimensione (legni, stracci, barattoli, bottiglie, ecc.) che devono essere rimossi anche per non danneggiare le apparecchiature del depuratore.
Per questo le acque sporche vengono fatte passare attraverso una prima griglia (che assomiglia a un grosso pettine di ferro), dove i materiali solidi più grossi vengono fermati e separati.

Per iniziare i trattamenti di depurazione, le acque sporche, con l’aiuto delle pompe, devono essere sollevate e inviate in un canale di raccolta. Da quel punto scendono gradualmente verso le diverse fasi di trattamento.

Altre griglie permettono una pulizia più fine per trattenere anche i rifiuti solidi di piccola dimensione (superiori a 3 millimetri). Sono quelli sfuggiti alla “grigliatura primaria” ma che qui vengono definitivamente bloccati e separati. Una curiosità su cui riflettere: nella maggior parte dei casi sono cotton fioc, mozziconi, pezzetti di plastica, eccetera.

L’acqua sporca, oltre ad alcuni rifiuti solidi, contiene anche sabbie e terriccio, oli e grassi. In queste vasche vengono separati.
Le sabbie e il terriccio, che per il loro peso precipitano sul fondo, sono aspirate e depositate in appositi contenitori. Gli oli e i grassi, che mediante l’immissione di aria si concentrano in superficie, vengono “scremati” e inviati al pozzetto di raccolta.

Siamo finalmente giunti al “cuore” dell’impianto. In queste vasche vengono eliminate dall’acqua le sostanze che l’hanno inquinata. Per fare questo vengono utilizzati alcuni microrganismi presenti nella stessa acqua sporca. Infatti, nell’acqua sporca, ci sono molti batteri “buoni”, che possono essere usati per la depurazione. Si nutrono delle sostanze organiche che inquinano l’acqua. Il problema è che per “mangiare”, i batteri hanno bisogno di tanta energia, sotto forma di ossigeno. È per questo che nelle vasche viene immessa l’aria che contiene l’ossigeno. “Caricati di energia” i batteri cominciano a “mangiare” ed eliminano le sostanze inquinanti. Durante la loro permanenza nelle vasche di ossidazione, i batteri tendono a unirsi tra loro formando piccoli grappoli dal tipico colore marrone, chiamati “fiocchi di fango attivo”.

Il singolo batterio, molto leggero, riesce a galleggiare nell’acqua, mentre il “fiocco di fango”, più pesante, va sul fondo. In questo modo, nelle vasche di sedimentazione, riusciamo a separare l’acqua pulita dai fanghi che contengono le sostanze inquinanti. I fanghi più pesanti precipitati sul fondo vengono aspirati e separati dall’acqua, ormai depurata, che, prelevata in superficie, viene inviata alla disinfezione.

Le acque pulite, prima di essere immesse nel canale, sono sottoposte a un ulteriore trattamento in grado di garantire loro una perfetta e sicura qualità. Lo si fa con l’aggiunta di un disinfettante o con il passaggio sotto ai raggi ultravioletti. Dopo questo ultimo trattamento il depuratore può restituire alla natura le acque depurate.

Linea Fanghi

I fanghi prodotti dall’impianto di depurazione possono essere usati anche come fertilizzanti in agricoltura. Prima della loro destinazione finale hanno bisogno di alcuni trattamenti per togliere i residui di acqua ancora presenti.

I fanghi che sono stati separati nelle vasche di sedimentazione vengono accumulati e addensati in un grande serbatoio (ispessitore). Da qui sono inviati a un’apposita macchina per la disidratazione, che li sottopone ad una forte pressione con dei teli filtranti, per separare l’acqua ancora presente e ridurre il volume. I fanghi, dopo aver perso molte delle acque che contenevano inizialmente, sono pronti per essere inviati agli impianti di trattamento per poter essere poi utilizzati come fertilizzanti.

A seconda della dimensione degli impianti di depurazione i fanghi hanno diverse modalità di trattamento e perciò diverse caratteristiche. Per queste ragioni, una volta usciti dal depuratore, prendono destinazioni diverse:

  • Agricoltura a valle di compostaggio o maturazione
  • Discarica per fanghi considerati a rischio per lo smaltimento in agricoltura
  • Termodistruttori come alternativa allo smaltimento in discarica

Le garanzie per i nostri clienti

Tramite i depuratori in gestione, Lario Reti Holding, in accordo con la Carta del servizio idrico integrato, fornisce un servizio continuo, regolare e senza interruzioni, assicurando la disponibilità dei tecnici e del personale operativo 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, per affrontare tempestivamente allarmi o segnalazioni.

Per questo servizo, ad ogni utente è addebitata una quota variabile commisurata ai mc di acqua consumata tramite acquedotto, come specificato alla pagina Tariffe.

I servizi di depurazione sono effettuati in conformità al Regolamento per i servizi di fognatura, collettamento e depurazione delle acque reflue urbane approvato dal Consiglio Provinciale di Lecco.