Prosegue con Monza il ciclo di tavoli di lavoro organizzati da Water Alliance
Acqua, sviluppo e innovazione alla base delle strategie più competitive per far crescere il territorio lombardo.
Proseguono gli incontri organizzati da Anci Lombardia e Water Alliance per costruire il futuro del sistema idrico integrato lombardo. Economia circolare, innovazione tecnologica e sinergie industriali tra pubblico e privato le linee guida.
L’acqua come risorsa chiave per lo sviluppo e l’innovazione del territorio lombardo e del Paese intero. Proseguono gli incontri sul tema “Acqua, sviluppo e innovazione” organizzati da Anci Lombardia e Water Alliance, la rete delle otto aziende pubbliche del servizio idrico lombardo (Gruppo CAP, BrianzAcque, Lario Reti Holding, Padania Acque, Pavia Acque, SAL, Secam e Uniacque), con il quarto appuntamento che si è tenuto a Monza.
L’iniziativa dedicata al futuro del sistema idrico integrato ha coinvolto i più importanti player nazionali e regionali, tra cui Regione Lombardia, ATO (le Autorità d’Ambito che regolano il servizio idrico), Assolombarda, Confartigianato insieme a docenti e ricercatori universitari, oltre ai gestori del servizio idrico.
Tanti i temi al centro del tavolo di discussione: dai processi di innovazione più performanti alle tecnologie digitali mutuate dall’industria 4.0, dalla strategia di sviluppo improntata sui principi di sostenibilità ed economia circolare al ripensamento dei prodotti di scarto, da considerare vere e proprie risorse di energia rinnovabile. Tematiche che fissano obiettivi ambiziosi, che oggi sono raggiungibili grazie a sinergie industriali basate sulla open innovation, sugli scambi di conoscenze e di competenze con gli stakeholder del settore: università, ricercatori, operatori, imprese e startup.
“Fare sistema è il punto da cui dobbiamo partire per rendere la gestione del sistema idrico integrato sempre più moderna, efficiente e sostenibile. Un approccio che dev’essere adottato anche nel dialogo tra pubblico e privato, afferma Alfredo Parodi, Funzionario Responsabile Area Ambiente ed Energia – Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, Lodi. Il futuro è nella collaborazione costante tra gestori e utenti industriali, necessaria per superare e vincere sfide sempre più importanti nel campo della gestione delle acque”.
E proprio Water Alliance, con la sua rete di aziende e la condivisione del know how grazie alla piattaforma digitale del webgis e alla rete dei laboratori, rappresenta un modello virtuoso esportabile in tutto il Paese, per
garantire ai cittadini servizi moderni e standard qualitativi dell’acqua ai massimi livelli di sicurezza.
“Innovare significa costruire il futuro con gli strumenti di oggi. In questo percorso, che coinvolge il settore idrico, noi vogliamo essere leader e non follower, commenta Enrico Boerci, presidente di BrianzAcque. In un momento in cui si parla tanto di riforma dell’acqua pubblica, Water Alliance rappresenta un modello aziendale avanzato di efficienza lombarda che funziona e che vorremmo portare altrove. Innovazione è una parola chiave del nostro quotidiano, a cominciare dai controlli sulla qualità dell’acqua che – grazie alla nostra rete di laboratori – distribuiamo a più di 5 milioni di persone: un’acqua buona, controllata e sicura, perché garantita da analisi più stringenti e affinate rispetto a quelle prescritte dalla legge. Con più progetti, prosegue Boerci, siamo impegnati sul fronte del recupero e del riutilizzo dei fanghi, residuo finale del ciclo idrico integrato perché da materiale di scarto diventi un’opportunità per la popolazione, per l’ambiente e per le aziende in una logica di economia circolare e di open innovation”.
“Il tema dell’acqua è da tempo nell’agenda dei lavori di Anci Lombardia, non solo nelle sue dimensioni settoriali come la pianificazione territoriale, la gestione delle reti e i processi di innovazione informatica, ma anche nella sua visione integrata e multidisciplinare che ci vede oggi impegnati sul tema prioritario dei cambiamenti climatici che richiede una particolare attenzione in merito agli sviluppi tecnologici e gestionali, ha evidenziato Maurizio Cabras, Coordinatore del Dipartimento Territorio di Anci Lombardia”.
Il futuro del sistema idrico integrato guarda a reti e impianti sempre più tecnologici, a cominciare dagli smart meter: contatori digitali controllabili da remoto, che le aziende di Water Alliance hanno da tempo adottato con un piano di installazione e di sostituzione dei vecchi misuratori, promuovendo tecnologie di lettura e controllo in grado di monitorare i consumi e promuovere dinamiche di uso più sostenibile.
“Non possiamo non citare i progetti di smart metering, dell’applicazione di sensori sul sistema di infrastrutturazione idrico, dell’importanza dei dati, della loro lettura e del loro trattamento. BrianzAcque in particolare, conclude Boerci, nel cuore produttivo del Nord del Paese, è impegnata a cercare nuove forme di relazione con l’impresa, grande consumatrice d’acqua, avvicinando sempre più i mondi del gestore idrico e dell’azienda cliente e sperimentando inedite collaborazioni”.
In gioco c’è l’innovazione della complessa infrastruttura del settore idrico, costituita da impianti di captazione e potabilizzazione, reti di adduzione e distribuzione dell’acqua agli utenti finali, ma anche da infrastrutture poste a valle della filiera idrica, rappresentati dalle reti di fognatura e impianti di depurazione che consentono la restituzione dell’acqua all’ambiente.
L’innovazione tecnologica, d’altra parte, è un fattore di competitività che tocca l’intero ciclo industriale. Per esempio, attraverso una rete di sensori e analizzatori in continuo è possibile monitorare in tempo reale la qualità delle acque, grazie a sofisticate tecnologie di cloud computing.
Ed è proprio sul fronte dell’efficienza energetica degli impianti, sulla sensoristica avanzata e sulla sostenibilità delle infrastrutture industriali che le otto aziende di Water Alliance hanno avviato numerosi studi e sperimentazioni e hanno definito una roadmap per la costituzione di un ufficio unico dedicato a questi temi. “I dati che deriveranno dall’utilizzo di nuove tecnologie, come gli strumenti di misurazione intelligenti, sono sicuramente un grande patrimonio per le società di gestione, ma allo stesso tempo dovranno essere gestiti in una logica di condivisione con gli stakeholders del territorio al fine di poter essere leva di crescita del territorio di riferimento”, conclude Parodi.
Il tema degli investimenti rimane dunque centrale per la crescita del Paese e per fornire un servizio di qualità ai cittadini. Il rapporto con il mondo delle imprese e il ruolo del Servizio Idrico a supporto della crescita delle attività produttive è ancora un tema spesso sottovalutato. In quest’ottica, l’accesso al credito, il finanziamento pubblico del debito, l’incentivazione per l’innovazione attraverso piani quali industria 4.0 e non ultimi i finanziamenti Europei, possono essere leve sinergiche ed essenziali non solo per la promozione di investimenti destinati al miglioramento delle reti, ma anche per l’avvio di percorsi comuni.