Servizio idrico integrato… e interconnesso

La gestione dell’acqua deve necessariamente tenere conto della conformazione orografica del territorio e della distribuzione delle utenze. Talvolta questo porta a “sconfinare” in altre giurisdizioni amministrative. Scopriamo tutte le interconnessioni tra gli enti del nostro territorio.

 Gli Uffici d’ambito di Lecco e di Bergamo e le società Lario Reti Holding e Uniacque hanno raggiunto l’accordo per gestire le interconnessioni delle reti e degli impianti che, per ragioni storiche o orografiche, travalicano i confini dei rispettivi Ambiti Territoriali Ottimali (ATO). L’ATO rappresenta la circoscrizione amministrativa di governo da parte degli Enti locali, chiamati ad esercitare non più singolarmente, ma in modo associato, le funzioni di programmazione, pianificazione, vigilanza e controllo del Servizio Idrico Integrato che viene affidato ad un gestore unico per l’intero ambito territoriale. In Lombardia gli ATO corrispondono ai confini amministrativi delle province lombarde. Con legge 29 dicembre 2017, n. 225, il Comune di Torre de’ Busi è stato staccato dalla Provincia di Lecco e aggregato alla Provincia di Bergamo. La modifica amministrativa non ha tuttavia cambiato la realtà fisica e la situazione infrastrutturale delle reti fognarie che sono rimaste allacciate al depuratore di Calolziocorte, ritenendo antieconomico realizzare nuovi collegamenti e sollevamenti per dirottare ad un impianto di trattamento localizzato in territorio bergamasco i reflui che naturalmente gravitano sul fiume Adda nel tratto compreso nella Provincia di Lecco.

Per il servizio di acquedotto, invece, il flusso avviene prevalentemente in direzione contraria. In caso di carenza idrica, tramite la rete di Torre de’ Busi è possibile alimentare la rete di Carenno (LC) nella frazione Sogno. Alcuni utenti in Carenno sono inoltre servite dal bacino Pertus, ubicato nel Comune di Costa Valle Imagna (BG) e di proprietà della Comunità montana Valle Imagna (BG), con acqua proveniente dal bacino Foppa Redonda di Costa Valle Imagna (BG), in gestione ad UniAcque S.p.A.

Il serbatoio principale di Monte Marenzo (LC), sito in via Donizetti, viene alimentato con la portata di acqua in eccesso proveniente dalla sorgente Ovrena di Torre de’ Busi. A sua volta però la rete di Monte Marenzo alimenta alcune utenze collocate nel Comune di Torre de’ Busi, con consegna a due diversi punti di interconnessione. A valle di uno di questi punti si stacca un’ulteriore diramazione verso Calolziocorte. In questo caso l’acqua attraversa ripetutamente i confini provinciali! Monte Marenzo alimenta infine il Comune di Cisano Bergamasco (frazioni Levata e San Gregorio) attraverso due diversi punti di consegna.

Insomma le interconnessioni sono tante ma disciplinate da un unico accordo che impegna le due Società che operano nei rispettivi ambiti, attraverso il proprio servizio idrico integrato ed alle medesime condizioni che regolano tale servizio nel proprio ATO, ad alimentare le reti interconnesse. Lario Reti Holding si impegna inoltre a provvedere al servizio di depurazione relativo alle utenze collocate nel Comune di Torre de’ Busi (BG) attraverso il proprio servizio di convogliamento e depurazione dei reflui fognari, a partire dal punto di interconnessione posto al confine tra i Comuni di Torre de’ Busi e Calolziocorte. Per i servizi scambiati è pattuito un corrispettivo economico determinato a copertura dei costi sostenuti.

Analoghi accordi sono stati sottoscritti qualche anno orsono dall’Ufficio d’ambito di Lecco anche con gli omologhi di Como e Monza e Brianza. Nessun accordo al momento si è invece reso necessario con l’azienda provinciale di Sondrio con cui l’ATO di Lecco confina a nord. L’interconnessione più importante è senz’altro l’acquedotto brianteo che, dalla principale fonte di approvvigionamento, rappresentata dalla presa a lago in località Parè a Valmadrera, approvvigiona per circa 2 milioni di metri cubi annui le reti comasche e, attraverso 3 punti di cessione, altrettanti comuni della provincia di Monza e Brianza. La direttrice principale di tale flusso è rappresentata dalla cosiddetta “bretella” che, partendo da Monticello, attraversa alcuni comuni della provincia di Monza e Brianza, indi entra nel territorio comasco fino a raggiungere Cantù e Cabiate. In misura decisamente minore, anche la dorsale secondaria che da Barzanò raggiunge le sorgenti di Alserio adduce acqua ad un secondo gruppo di comuni della provincia di Como. La rete di adduzione misura complessivamente 117 km, di cui 87 corrono in provincia di Lecco e 30 oltre confine.

Al maggiore dei depuratori della provincia di Lecco, sito a Valmadrera, afferiscono anche i reflui del comune di Pusiano, appartenente all’ATO della provincia di Como. A questo impianto saranno a breve allacciate anche le fognature di Oliveto Lario e Civenna, frazione del Comune di Bellagio, in provincia di Como. Le opere necessarie a sottoporre a trattamento di depurazione le acque reflue urbane di queste località sono in corso di collaudo.

Reflui di utenti comaschi di Lambrugo, Inverigo e Lurago sono trattati anche presso il depuratore di

Nibionno. Il servizio di depurazione viene al contrario acquistato da Lario Reti Holding per i reflui convogliati presso i depuratori di Merone (CO) e Monza. Nel primo caso, l’ex Azienda Bacino Bevera S.p.a., anziché procedere alla realizzazione dell’impianto di trattamento consortile, preferì infatti destinare le risorse disponibili all’ampliamento del depuratore di Merone, dell’Azienda Servizi Integrati Lambro S.p.a. (che incorporò dunque l’Azienda Bacino Bevera). Ne discende, per questa realtà interambito, che interessa gli ATO delle province di Lecco e di Como, una relazione molto semplice sotto il profilo strutturale, con un unico punto di interconnessione delle reti proprio all’altezza del confine provinciale a Costa Masnaga.

La realtà interambito tra le province di Lecco e Monza e Brianza concerne invece la porzione sud-orientale del territorio provinciale di Lecco coinvolgendo i comuni di Barzanò, Casatenovo, Cassago Brianza, Cremella, Monticello Brianza e, solo per alcune propaggini, Sirtori e Viganò.

A completare il quadro dei servizi scambiati, alcune abitazioni nei comuni di Lomagna e Osnago, sul confine meridionale con la provincia di Monza e Brianza, risultano allacciate al depuratore di Vimercate.

ARTICOLO A CURA DELL’UFFICIO D’AMBITO DI LECCO