La riattivazione del digestore anaerobico del depuratore di Osnago

L’Ufficio d’ambito di Lecco, Lario Reti Holding e SILEA candidano ai bandi del PNRR un progetto di economia circolare che consentirà di produrre biometano tramite la degradazione dei fanghi da depurazione e la frazione umida dei rifiuti solidi urbani

Lario Reti Holding, su delega dell’Ufficio d’ambito di Lecco, ha recentemente partecipato ad uno dei bandi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che disegna le misure che dovranno dare attuazione in Italia al programma Next Generation EU, al fine di consentire la ripartenza del Paese dopo lo stop causato dalla pandemia da COVID-19.

Il progetto candidato – realizzato anche grazie alla collaborazione con SILEA – la società che si occupa del ciclo integrato dei rifiuti di tutti i comuni della provincia di Lecco più alcuni di Como e Bergamo – prevede la riattivazione del digestore anaerobico del depuratore di Osnago, e punta ad ottenere una copertura di oltre il 90% dei 6,6 milioni di Euro di investimento previsti, con completamento degli interventi entro e non oltre il 30 giugno 2026, data che, in sede di presentazione della candidatura, è stata anticipata a marzo 2025. Costi di investimento elevati ma che si stima possano determinare una differenza tra maggiori ricavi e minori costi di esercizio dell’ordine di 400.000 €/anno.

L’impianto di depurazione di Osnago è dotato di una sezione di cosiddetta “digestione anaerobica fanghi” al momento fuori servizio per il basso carico organico con cui è ad oggi possibile alimentarla. La digestione anaerobica dei fanghi è un processo biologico che sfrutta l’azione di microrganismi adatti alla digestione dei fanghi, che sono la frazione solida risultante dal processo di depurazione dei reflui fognari. Tale processo riduce la quantità di fango da smaltire (e di conseguenza i relativi costi e impatti ambientali) producendo al contempo biogas, che può essere utilizzato per la produzione di energia o immesso nella rete nazionale, previo trattamento di purificazione.

Il progetto candidato al PNRR riguarda la riattivazione di tale digestore anaerobico, attuando forme di “co-digestione”, utilizzando i fanghi biologici prodotti dalla depurazione così come una quota di frazione organica dei rifiuti solidi urbani provenienti dalla raccolta differenziata (in gergo FORSU, cioè “l’umido”), opportunamente pretrattata.

L’apporto della FORSU, possibile grazie alla stipula di opportuni accordi con SILEA è necessaria per rendere tecnicamente sostenibile il processo di digestione anaerobica che non risulta possibile con i soli fanghi da depurazione prodotti ad Osnago.

L’intervento proposto prevede: la demolizione del digestore e del gasometro esistenti; la realizzazione di una sezione ricezione, stoccaggio e pretrattamento della FORSU, nonché una sezione ricezione, stoccaggio e rilancio dei fanghi biologici da altri impianti di depurazione di Lario Reti Holding non dotati di sezioni di disidratazione; la realizzazione di due digestori, di cui uno dotato di cupola gasometrica; un sistema di trattamento biogas e upgrading a biometano (con produzione stimata pari a 1.389.000 mc/anno) con sistemi di trattamento delle emissioni rilasciate in atmosfera.

A seguito del revamping, l’impianto potrà trattare un quantitativo massimo di circa 23.500 tonnellate di fanghi liquidi e FORSU all’anno, producendo un fango disidratato che potrà essere impiegato per la produzione di compost e quindi integralmente riutilizzato ed al contempo biometano da immettere nella rete nazionale, nell’ottica dei principi dell’economia circolare auspicati dal bando del PNRR.

ARTICOLO A CURA DI LARIO RETI HOLDING

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