Il piano di razionalizzazione degli impianti di depurazione della provincia di lecco: benefici ambientali ed operativi per la provincia di Lecco

Con il Piano verrà superata l’attuale frammentazione degli impianti per garantire, attraverso una migliore gestione, una sempre maggiore qualità delle acque e del servizio.

Le acque reflue sono tutte le acque di fognatura che, in seguito al loro utilizzo in ambito domestico o industriale, necessitano di un trattamento (depurazione) prima di poter essere reimmesse nell’ambiente o riutilizzate. Gli impianti di depurazione assicurano la separazione dei rifiuti solidi o di inquinanti disciolti dalle acque depurate, prima della loro reimmissione nel corpo idrico naturale costituito dai fiumi e dai laghi.

Lario Reti Holding gestisce sul territorio della provincia di Lecco 28 depuratori con la potenzialità di depurazione complessiva di oltre 500.000 AE (abitanti equivalenti).

Nel 2019 Lario Reti Holding ha commissionato al Politecnico di Milano uno studio finalizzato a superare l’eccessiva frammentazione degli impianti e garantire, attraverso una migliore gestione, il risparmio economico legato al loro numero e al loro efficientamento e soprattutto una sempre maggiore qualità delle acque trattate in fase di depurazione.

 

Mappa degli impianti di depurazione nella provincia di Lecco

 

Gli obiettivi dello studio sono stati quelli di tracciare una soluzione per:

  • Fornire un quadro generale degli interventi da realizzare nel breve (5 anni), medio (10 anni), lungo periodo (20 anni) e oltre, per razionalizzare il sistema di depurazione provinciale.
  • Definire gli adeguamenti necessari al sistema di collettamento, presupposti per la razionalizzazione degli impianti di trattamento.
  • Studiare il superamento dell’attuale impianto di depurazione di Lecco e fornire indicazioni circa le potenzialità e possibilità di ubicazione di un nuovo impianto al servizio della zona centrale.

 

Interventi proposti dallo studio del Politecnico di Milano per razionalizzare il sistema degli impianti

Per definire le soluzioni ideali per la razionalizzazione del sistema, gli impianti di trattamento dei reflui al servizio della Provincia di Lecco sono stati suddivisi in 4 aree geografiche:

  • Alto Lago: da Colico fino al comune di Taceno
  • Medio Lago: da Bellano fino al comune di Abbadia Lariana
  • Area Sud: tutta la parte bassa della Provincia di Lecco
  • Area Centrale: la fascia in prossimità del comune di Lecco fino a Valmadrera

Interventi proposti

Gli interventi proposti per l’Alto Lago mirano alla riorganizzazione del servizio, portando alla dismissione di 9 impianti di dimensioni ridotte con collettamento verso gli impianti più importanti come Colico, che verranno anche potenziati.

Per il Medio Lago gli interventi delineati toccano tutti gli impianti presenti nella zona con alcune dismissioni (Perledo e Varenna Fiumelatte) e il potenziamento di Bellano che è stato potenziato fino a 9.400 abitanti equivalenti per garantire un maggior grado di selettività del trattamento di filtrazione, consumi energetici inferiori, possibilità di contro-lavare la membrana con una gestione dell’impianto più agile. Gli impianti di Esino e Mandello rientrano nel piano di potenziamento.

Nell’Area Sud le opere proposte sono più semplici rispetto alle aree a nord: riguardano la dismissione di due impianti minori, nonché le attività necessarie al potenziamento dei depuratori di Calolziocorte e Osnago, con conseguente azionamento degli impianti di produzione biogas, per un totale di circa 50 milioni di euro.

Area Centrale

L’Area Centrale è la più urbanizzata della Provincia di Lecco e per questo motivo necessita di una revisione approfondita: il Politecnico, all’interno dello studio, ha quindi suggerito la costruzione di un nuovo impianto a servizio della zona centrale, al fine di razionalizzare gli impianti presenti ad oggi nell’area (Lecco, Valmadrera, Ballabio, Barzio) e l’impianto di Mandello del Lario. Per il nuovo impianto è prevista una potenzialità di 180.000 AE, a servizio di Lecco, Mandello, Lierna, Abbadia Lariana, Oliveto Lario e Civenna,Valmadrera, Malgrate, Civate, Suello, Cesana Brianza, Pusiano, Bosisio Parini, Annone Brianza, Oggiono, Galbiate in parte, tutti i comuni dell’altopiano della Valsassina (Barzio, Cassina, Cremeno, e Moggio) e Ballabio.

Questo nuovo importante schema depurativo è subordinato all’eventuale ricollocazione del depuratore di Lecco in una nuova area, che ne consenta l’ampliamento e quindi ne migliori la funzionalità a presidio sovracomunale.

Il piano di razionalizzazione ha sviluppato alcune ipotesi in funzione delle aree disponibili e delle innovazioni adottate: una nuova tecnologia e una superficie di circa due ettari consentirebbe la dismissione dei depuratori di Mandello, Ballabio e Barzio, mentre un’area di doppia estensione permetterebbe di dismettere anche il depuratore di Valmadrera.

L’area individuata per lo studio di fattibilità è quella di Cava Mossini nel Comune di Galbiate: l’area altamente degradata a seguito di attività antropiche non recenti potrà essere finalmente rimodellata e riconsegnata all’intera comunità creando una sorta di <<anfiteatro erboso>>: un giardino visibile dall’Adda e dal Lario che porta verso il Parco Regionale del Monte Barro ed area verde a disposizione della collettività.

Il nuovo impianto non solo consentirà un trattamento più performante rispetto agli attuali impianti esistenti, –con sicuri vantaggi per la qualità delle acque del Lario, del Fiume Adda e dei Laghi di Garlate e Olginate- ma dovrà rispondere ai più moderni criteri di sostenibilità ambientale e di economia circolare: non sarà un depuratore tradizionale, ma una <<fabbrica verde>>, che minimizzerà le emissioni e contribuirà alla transizione energetica.

Lario Reti Holding è stata quindi incaricata di avviare un dettagliato processo di verifiche tecniche ed amministrative, che verteranno in primo luogo sulla possibilità di garantire la piena idoneità dell’area, identificando inoltre i confini e le specifiche del progetto.

Uno schizzo evocativo dell’Anfiteatro Verde ipotizzato presso Cava Mossini

 

I benefici della razionalizzazione

La visione d’insieme della provincia di Lecco, a valle degli interventi proposti, porterà alla gestione di 12 depuratori e 3 fosse Imhoff, con la dismissione di 18 depuratori e 2 fosse Imhoff.

La razionalizzazione del sistema depurativo comporta una serie di benefici di natura sia ambientale che operativa, garantendo l’innalzamento della qualità delle acque depurate poiché impianti di maggiori dimensioni garantiscono una depurazione delle acque ancora più d’eccellenza semplificandone anche gestione e manutenzione.

Inoltre, le vasche degli impianti dismessi avranno nuova vita: saranno utilizzate per accumulare la pioggia ed evitare lo sversamento delle acque meteoriche nei fiumi e nei laghi senza un adeguato trattamento.

Se vuoi sapere di più sulle opere in corso e quelle già realizzate da Lario Reti Holding per il piano di razionalizzazione e in genere sull’intera rete idrica della provincia di Lecco puoi seguire i lavori in diretta, https://www.larioreti.it/investimenti/